giovedì 30 agosto 2007

Sudafrica I: Parco Nazionale Kruger

Il Parco Nazionale Kruger ha una dimensione di 350 km di lunghezza e 60 km di larghezza, può quindi essere considerato un “piccolo stato”, che confina a Nordest con Zimbabwe e Mozambico, e a Sudest con due province sudafricane: Mpumalanga e Limpopo.
Nel 1927 il Kruger viene inaugurato come il primo parco nazionale del Sudafrica, all’inizio il numero di turisti non era considerevole, tuttavia poco il loro numero cominciò pian piano a salire e attualmente ci sono più di 1,25 milioni di visitatori all’anno. In questo parco la natura segue il suo corso dopo che nel 1960 l’uomo intervenne in buona fede, aumentando le pozze d’acqua per aumentare il numero degli animali, ma ciò produsse uno squilibrio perché aumentò il numero dei predatori e diminuì il numero delle antilopi roane, una specie facile da cacciare.
Il Parco Nazionale Kruger possiede una flora ed una fauna molto ricca: 1982 specie di piante, 517 specie di uccelli e 147 specie di mammiferi

Secondo le cifre del Kruger del 2005:

Bufali: 31.060 - Rinoceronti: 6.950 - Leopardi: 1.000 Elefanti: 12.470 - Zebre: 21.100 - Leoni: 2.000Giraffe: 6.700 - Kudu: 6.700 - Ghepardi: 200 Gnu: 12.000 - Impala: 101.000 - Licaoni: 350 Iene: 2500

Questa più o meno è una lista di ciò che possiamo osservare, la frequenza e la facilità di avvistare un animale, ma la fortuna, il periodo e l’orario contano molto, per esempio è molto più facile avvistare i felini durante la notte che durante il giorno.

Per arrivare al Kruger National Park da Jo’burg bisogna prendere la R215 per Boksburg, dopo la N12 per Witbank fino ad arrivare alla N4 con direzione Est, dopo un lungo tratto bisogna immettersi su una strada con direzione Waterval Boven, si arriva a Nelspruit, si prosegue sulla N4 fino ad arrivare a Malelane, a 3 km dal paese c’è il Malelane Gate che è la porta Sud del parco.

05/08/07Il nostro primo campo è stato Berg-en-dal, situato a 12km dall’ingresso, il primo animale che abbiamo avvistato è stato un impala, degno in quel momento di una fotografia e di ammirazione per essere stato il primo animale visto, poi con l’avanzare del viaggio diventerà un “semplice” impala. Più avanti un rinoceronte, una mandria di bufali, elefanti, e così poco alla volta abbiamo scoperto la meravigliosa fauna del Kruger.
Il campo di Berg-en-dal è ben equipaggiato, dispone di un bar, un internet point, un mini-mercato ben fornito, e un ristorante molto accogliente.
In questo campo, così come in tutti gli altri, le porte chiudono alle 18.00 e aprono alle 6.00 am, l’unico modo per stare fuori dal campo sono le escursioni organizzate dal Parco. L’ingresso ai campi recintati hanno un cancello e recinzioni elettrificate che garantiscono la sicurezza dentro al campo, la cosa curiosa è che quel giorno c’era un foglio attaccato in sui si informava che era stato avvistato un leopardo dentro al campo e che era necessario prendere le dovute precauzioni.

06/08/07 Sveglia: 05.30am
Dopo esserci preparati rapidamente usciamo dal campo seguiti dal ruggito di un leone che si ascoltava dal campo, non lo abbiamo visto, ma in cambio abbiamo osservato mandrie e mandrie di kudu, zebre ed elefanti.
Il kudu è un’antilope africana che può pesare fino a 250 kg il maschio e 180 chili la femmina, vivono sempre in piccoli gruppi, le corna del maschio sono molto particolare e sono il simbolo che rappresenta Sanparks, che è il sito ufficiale dei parchi nazionali del Sudafrica.
Nel corso della nostra passeggiata mattutina abbiamo incrociato un americano che stava osservando un leopardo, e ci ha indicato dove si trovasse, in realtà non è per niente facile avvistare gli animali, bisogna avere gli occhi ben aperti e un po’di pazienza. Proseguiamo il nostro cammino, continuando ad incontrare animali: ippopotami, elefanti, giraffe… Un paesaggio intero da godere, la fauna che cambia, la terra che cambia colore, i centinaia di uccelli che cantano, differenti specie di antilopi. Qualcosa che bisogna tenere ben presente è che durante il percorso non si può scendere dall’auto ne sporgersi dalla finestra. Sono le regole e bisogna rispettarle.

La notte del BIG FIVE:
Abbiamo deciso di fare un’escursione notturna, completamente equipaggiato per il freddo saliamo su una specie di jeep aperta. Prima di partire ci dicono che non è garanti che vedremo i 5 grandi, cioè: elefante, rinoceronte, bufalo, leopardo e leone. Noi aggiungiamo un sesto, l’ippopotamo, un animale di tali dimensioni bisogna considerarlo uno dei grandi. Comincia a tramontare, sono più o meno le 5.30 di pomeriggio, è l’ora perfetta per osservare gli animali, mentre passa il tempo il freddo comincia ad aumentare…Vediamo un grande elefante con il figlio, il sole bagna la sua enorme massa grigia ed è un’occasione per scattare una foto spettacolare.
Qui nel Kruger gli animali vivono nel loro habitat però anche così sono abituati alla presenza dell’uomo, a volte sembra quasi che posino per una foto.
Lo spettacolo successivo è un ippopotamo che si immerge in una pozza d’acqua e riesco a catturarlo a bocca aperta…Avanziamo poco alla volta, nel pieno della notte proseguiamo il cammino, sul ciglio della strada un leopardo si lascia osservare per alcuni istanti.

Un famiglia di rinoceronti, un consiglio in tutte le guide è di non metterti mai tra un rinoceronte e la sua prole, questo animale arriva a pesare 1.500 kg cosicché potrete immaginare la forza di cui dispone. Sono già passate 3 ore, inizia il ritorno, non speravamo di incontrare il Re della foresta…Sorpresa…
A pochi metri da noi, buttato a terra, un leone…un vero spettacolo, lo osserviamo per alcuni minuti…e ora, sì, soddisfatti, ritorniamo al nostro campo.


Il nostro campo è il Crocodile Bridge, abbiamo delle tende spettacolari; il suo nome deriva dal fatto che si trovi vicino al Crocodile River, è un campo ben ubicato per osservare i Big Five, ippopotami, facoceri, etc…Senza muoverci dal campo, solamente lì seduti di fronte alla nostra tenda, c’è un gran paradiso. I bagni e la cucina sono in comune, tutto è impeccabile ed organizzato. 20 punti all’amministrazione e organizzazione di Sanparks.

07/08/07. sveglia 6.00 am
Dal Crocodile Bridge ci dirigiamo verso il nostro prossimo campo, Skukuza, decidiamo di percorrere una via alternativa rispetto alla principale, con la speranza di avvistare più animali, non è stata una cattiva idea, osserviamo zebre, impala, un paio di rinoceronte che scappano a tutta velocità dopo averci visto, fa molto ridere vedere questa massa enorme che corre. Tutta la mattina scorre tra elefanti, ippopotami, giraffe, zebre. Una mandria enorme di elefanti distrugge tutto quello che incontra sul cammino, attraversa la strada senza vedere, gli spaventati siamo noi…

L’animale più strano per me è l’ippopotamo, questa massa immensa dai movimenti lenti che si immerge e lascia soltanto bollicine nell’acqua, quando cammina sembra un’immensa pietra che si muove. Che vita difficile!


Lungo il percorso decidiamo di fare una sosta a Lower Sabie per bere qualcosa e riposare un po’, perché è stancante stare sempre in auto, questa foto è la vista da questo campo.



Poi arriviamo al nostro campo, Skukuza, è il campo più grande del Kruger, e come in tutti gli altre anche qui regna l’ordine e l’organizzazione. L’unico pericolo di questo campo sono le scimmie, devi fare attenzione con l’auto, chiudere tutto bene e non lasciare nulla fuori, perché se lasci qualcosa, scordalo, già ha un altro padrone…




La sera ceniamo nel ristorante del campo “Selati Train Restaurant”, una grande esperienza gastronomica, per antipasto: “Crocodile Termidorius” e piatto forte il kudu, presentato in una maniera molto particolare, una specie di spiedino con carne di kudu, pesche, peperoni…Un’ottima Castle che è una birra sudafricana
08/08/07 Sveglia 06.20 am Oggi con molta più calma ci siamo organizzati e ci regaliamo una colazione sudafricana:
2 uova fritte, 1 salciccia tipica, pancetta, patatine fritte, pane tostato, senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare il giorno.
Dopo questa buona colazione siamo pronti per partire, la nostra ultima notte nel Kruger la passeremo al "Tamboti Tented Camp". Si tratta di circa 130 km di strada. Durante il percorso assistiamo ad una scena meravigliosa: un leone sui resti di quella che era una zebra e due femmine sdraiate. E’ veramente difficile fare foto e visualizzare la scena, gli animali si camuffano molto facilmente con la natura circostante. Vicino alla scena due avvoltoi pazienti attendo il loro turno per entrare in azione.
La nostra ultima notte la passiamo al "Tamboti Tented Camp", un campo molto speciale, delle specie di capanne situate di fronte al letto di un fiume secco dove è possibile veder passare gli animali. E’ la prima notte che sento veramente freddo, 4°, l’unica cosa buona è che fuori dalla capanna la temperatura è la stessa, non c’è pericolo di sentire più freddo.





09/08/2007 Sveglia 05.30am.
Addio Kruger, lasciamo il parco all’alba, il sole che inizia a sorgere bagna il paesaggio, tutto si riempie di diverse tonalità di oro, marrone, verde…
Il nostro viaggio prosegue per Jo'burg, ma con due soste: Blyde River Canyon e Lisbon Falls...
Questo è stato il nostro percorso di 500 kms all’interno del Kruger National Park.

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