Il Bangladesh non è certamente una meta turistica, ottiene l’indipendenza dopo un’aspra lotta il 16 dicembre 1971. Il Bangladesh è diviso in 6 regioni: Rajshahi, Dhaka, Sylhet, Khulna, Barisal e Chittagong, e queste regioni sono a loro volta suddivise internamente. E’situato nel delta di un fiume, e le sue terre sono fertili ma vulnerabili alle inondazioni e alla siccità, ed è vittima di costanti inondazioni, cicloni e tornado.
Io ho avuto l’opportunità di visitare Dhaka, che è la capitale e la città più grande del paese. Dhaka è una città da pochi aggettivi, semplicemente perché non esistono parole per descriverla. Se dicessi che è caotica non la potresti immaginare lo stesso.
Il mio primo pensiero è che Dio non esiste, e se esiste si è dimenticato di passare per Dhaka, e ha dimenticato di regalargli un po’della sua bontà. Il Bangladesh è semplicemente un paese avvelenato.
E’ uno dei paesi più poveri del mondo, oltre ad essere uno dei più popolati. Ha una popolazione di 130 milioni di abitanti, per appena 144.000 km2, quindi 902 persone per km2! La speranza di vita di questi poveri uomini e donne non arriva ai 60 anni.
Se questo fosse poco, il Bangladesh soffre ogni anno l’arrivo di inondazioni, con le piogge vanno perduti i raccolti, e la gente diventa sempre più vulnerabile, le piogge si trasformano in un problema di sopravvivenza.
E se vi dico che è un paese avvelenato, non è solo una metafora, molte delle sue sorgenti di approvvigionamento dell’acqua per il consumo umano sono contaminate dall’arsenico. Il dato curioso è che negli anni ’70 diverse organizzazioni, tra le quali l’UNICEF, donarono milioni di dollari per la perforazione di pozzi d’acqua potabile, oggi l’OMS afferma che la metà dei 10 milioni di pozzi è contaminato con arsenico. L’esposizione all’arsenico causa effetti come irritazione stomacale, diminuzione dei globuli rossi e bianchi, irritazione dei polmoni, aumento della possibilità di sviluppare tumori, infertilità, aborti, problemi cardiaci e cerebrali, morte. Colpevoli? Forse si è tratta di un “piccolo” errore, non metto in dubbio la buona fede, ma dove sono le prove di laboratorio? Non sono mai state fatte le prove necessarie per verificare che si trattava di acqua per il consumo umano?
Il Bangladesh è un paese per imparare a guardarsi interiormente…


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